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Agenzia delle Entrate fatture e corrispettivi: tutte le novità 2020

Agenzia delle Entrate fatture e corrispettivi: come comportarsi nel 2020?

Si avvicina il momento della Dichiarazione dei Redditi e chi deve presentarla si sta chiedendo quali siano le nuove direttive. Il 2020 è stato senza dubbio un anno particolare. E ci si aspetta, da un momento all’altro, che le regole del gioco possano cambiare o modificarsi. In realtà, pare che, per adesso, tutto sia restato nei binari. E che la dichiarazione reddituale si svolgerà come di consueto. Seguendo le linee guida e i protocolli ufficializzati lo scorso anno. Agenzia delle Entrate, fatture e corrispettivi e loro trasmissione elettronica non dovrebbero subire nessun trattamento speciale. Cerchiamo di capirne di più.

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Fatturazione 2020

Agenzia delle Entrate, fatture e corrispettivi: che succede per il 2020?

Già dall’anno scorso è entrato in vigore l’obbligo di trasmissione elettronica di fatture e corrispettivi. Una disposizione nazionale e governativa che aveva diversi obiettivi e scopi.

Ad esempio:

  • adeguarsi ai metodi di controllo e amministrazione fiscale di altri paesi europei e mondiali;
  • limitare la possibilità di frodi fiscali;
  • contenere l’evasione;
  • snellire le procedure, soprattutto in fase di eventuali controlli fiscali;
  • tracciare i redditi di autonomi e imprese;
  • poter intervenire tempestivamente su incongruenze tra dichiarato e fatturato, sia in caso di errori che di tentativi di evasione.

Il sistema, in vigore solo da un anno, ha già evidenziato alcuni vantaggi. Purtroppo, però, ha portato svantaggi a coloro i quali sono obbligati a fatturare elettronicamente. Digitalizzare la comunicazione con l’Agenzia delle Entrate è stato un problema per molti. Soprattutto quelli abituati a lavorare su cartaceo e poco avvezzi all’uso della moderna tecnologia.

Agenzia delle entrate fatture e corrispettivi elettronici: chi sarà interessato nel 2020

Ecco l’elenco delle categorie che, anche per il 2020, dovranno trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate fatture e corrispettivi.

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Fatture e Corrispettivi

  • Liberi professionisti con Partita Iva classica.
  • Lavoratori autonomi con Partita Iva classica.
  • Aziende.
  • Imprese piccole, medie e grandi.
  • Srl e SpA.
  • Consulenti di tutti i settori.
  • Artigiani.
  • Commercianti.
  • Medici che, oltre al pubblico impiego, hanno anche attività di libera professione.
  • Dentisti con studio privato e non impiegato in sanità pubblica.
  • Proprietari di attività di qualsiasi genere nel campo dell’estetica, del benessere, del fitness.
  • Ristoratori.
  • Operatori e aziende del settore turistico.
  • Artisti e operatori del settore intrattenimento.
  • Professionisti proprietari di studi singoli o associati.
  • Chiunque possegga una Partita Iva classica, sia iscritto a Casse di Previdenza che alla Gestione Separata.

Sono invece escluse dal provvedimento solo due categorie di lavoratori autonomi:

  • chi aderisce alla Partita Iva in Regime Forfettario (per reddito, età o perché è una start-up);
  • i piccoli lavoratori autonomi nel campo dell’agricoltura.

Come funziona la fatturazione elettronica nel 2020

Esattamente come ha funzionato nel 2019. Chiunque abbia una Partita Iva, e non faccia parte delle due categorie d’eccezione, dovrà, anche per quest’anno, trasmettere telematicamente le proprie fatture in entrata ed uscita al SdI.

Come si fa?

  • Aprire una casella di Posta Elettronica Certificata, detta anche PEC.
  • Inviare tutte le fatture elettroniche emesse al SdI. Servizio di Interscambio della Agenzia delle Entrate.
  • L’invio è obbligatorio anche per le fatture ricevute.
  • Allegare eventuali documenti fiscali che viaggiano insieme alle fatture.
  • Trasmettere telematicamente i corrispettivi, laddove si sia possessori di una cassa per l’emissione di scontrini fiscali.

A cosa serve la fatturazione elettronica?

L’invio telematico all’Agenzia delle Entrate fatture e corrispettivi ha diverse funzioni. In teoria, tutte volte a rendere il lavoro amministrativo di autonomi e aziende più preciso e puntuale.

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Fatture e Corrispettivi Elettronici 2020

Fatturare elettronicamente ha i seguenti vantaggi

  1. Le fatture emesse arrivano direttamente all’Agenzia delle Entrate. Questo permette di monitorare gli incassi degli autonomi. Limitando così la possibilità di frodi fiscali ed evasione. Che, in Italia, rappresenta una delle grandi piaghe a livello economico e di debito pubblico.
  2. Anche le fatture ricevute arrivano direttamente all’Agenzia delle Entrate. Ciò permette di poter scalare adeguatamente tutte le spese sostenute e alleggerire l’imponibile fiscale. Quante volte una fattura è stata persa e, quindi, non è stato possibile scalarla dai ricavi, perdendo così la possibilità di avere un imponibile minore sul quale dover pagare le tasse?
  3. Il processo di controllo è più veloce. E’ possibile riparare un errore o una dimenticanza in tempi utili a evitare multe e sanzioni. Così come è più veloce fare ricorso, in caso ci si accorgesse di aver ricevuto una sanzione ingiusta.
  4. Tutti gli scambi di transazioni sono tracciabili e verificabili in qualsiasi momento.

Lo svantaggio

Unico svantaggio della fatturazione elettronica è che, purtroppo, bisogna dedicare del tempo alla gestione dell’operazione. Se non tutti i giorni, almeno periodicamente, è necessario investire tempo per effettuare la trasmissione dei documenti. Questo può essere ininfluente per chi ha soci e collaboratori adibiti a questo lavoro. O per chi ha una certa dimestichezza con l’uso della tecnologia. Ma per tutti gli imprenditori che non amano la parte burocratica della propria professione o non sono esperti in telecomunicazioni può rappresentare un disagio e una fonte di stress.

Come organizzare al meglio la propria libera professione o azienda

Assodato che, anche per il 2020, sarà necessaria la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate fatture e corrispettivi, l’unico modo di risolvere il problema è puntare su un’organizzazione perfetta. Che limiti al minimo l’investimento di tempo e che eviti lo stress di doversi occupare dell’operazione.

Alcune opzioni:

  • dedicare un giorno specifico a questo lavoro, imponendosi una scadenza settimanale o mensile, magari nel giorno di riposo o in un festivo;
  • assumere un impiegato adibito esclusivamente alla gestione della fatturazione elettronica;
  • scaricare un’app per la fatturazione elettronica e farsi supportare da questo strumento, in grado di fare tutto in quasi totale autonomia.

Cosa ne pensano i professionisti e i titolari d’azienda

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Dichiarazione Redditi 2020

Molti lavoratori autonomi, già dallo scorso anno, hanno optato per le applicazioni fatturazione elettronica. Sono strumenti comodi, facili da usare e soprattutto alcuni sono gratuiti. Offrono la possibilità di creare la propria fattura personalizzata.

Quindi:

  • con il proprio logo aziendale, nel design che si preferisce;
  • dati fiscali sia del venditore di prodotti/servizi che del cliente;
  • data e numero progressivo;
  • elenco dei prodotti/servizi venduti con prezzi unitari e totali;
  • possibilità di aggiungere voci come spese accessorie, percentuale di Iva, sconti, resi, bolli;
  • modalità di pagamento;
  • eventuali note.

Con queste applicazioni è possibile trasmettere automaticamente fatture e corrispettivi elettronici in entrata e uscita. Non solo. Alcune applicazioni offrono anche servizi accessori ulteriori. Come la possibilità di gestione dei documenti di movimentazione di magazzino o lo scadenzario che notifichi scadenze ufficiali e personali. Inoltre, fino a 100 documenti annui, quest’applicazione è gratis. Ottimo per chi emette un quantitativo contenuto di fatture o per tutti coloro che si sono appena approcciati al mondo del lavoro autonomo.

Maria MonacoAgenzia delle Entrate fatture e corrispettivi: tutte le novità 2020

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